b. 0
sec. XVIII
Il libretto è suddiviso in tre parti rispettivamente intitolate: "Nota degli esercizi che si fanno ogni venerdi nelle scuole Pie"; "Si salutano le sagrosante Piaghe del crocefisso Signore per impetrare una buona e santa morte"; "Descrizione delle ultime ore di vita terrena di Gesù". La prima parte è una sorta di catechismo ed è impostata secondo il classico modulo di domanda e risposta, utile per spiegare alcuni concetti fondamentali: come si deve stare in chiesa, che cosa è l'inferno e il paradiso, che cosa è l'ostia consacrata, quante anime abbiamo e come ci si deve comunicare e confessare. La seconda parte suggerisce diverse preghiere per ogni piaga del Signore. La terza parte ripercorre le ultime ore di vita del Signore.
sec. XVIII
Consistenza: carte 62
Scrittura attribuita.
Manoscritto rilegato di 62 pagine alto 15 cm circa e largo 10 cm, con copertina in pelle nera. Non reca la firma di Rosa Venerini, ma le Maestre Pie hanno fatto fare degli accertamenti secondo i quali lo scritto è risultato autografo.
E' un catechismo impostato secondo lo schema di domanda e risposta. Il testo si apre con una breve introduzione sull'importanza della cresima e sugli effetti di questo sacramento, dopo di che si susseguono numerose domande sul significato della cresima, sui momenti celebrativi e sulla necessità di imparare bene la dottrina, a cui seguono risposte puntuali e sintetiche.
sec. XVIII
Consistenza: carte 10
Scrittura attribuita.
Quaderno di piccolo formato a righe con motivi geometrici sulla copertina, del quale sono state scritte le prime 10 pagine. Il libretto non reca la firma di Rosa Venerini, ma le Maestre Pie hanno fatto fare degli accertamenti secondo i quali lo scritto è risultato autografo.
3 lettere in cui si affrontano questioni inerenti alla scuola. Nella prima lettera Rosa Venerini si oppone con forza all'ingresso nella scuola di una certa Cecilia di cui non condivide i modi di fare. Nella seconda si lamenta che per il paese girino delle voci, secondo le quali le maestre di Bracciano andrebbero in giro senza licenza. Nella terza lettera racconta di una miracolosa guarigione avvenuta dopo aver posto sul fianco dolorante uno dei fazzoletti che padre Baldinucci utilizzava dopo "la sanguinosa disciplina" e comunica la prossima apertura di una scuola ad Albano.
1712 - 1723
Le lettere si riferiscono rispettivamente alle seguenti date: Marzo 1717, 2
ottobre 1718 e 3 ottobre 1723.
Documento autografo.
Trascrizione: "[...] da simili azzioni ne potria venire un gran pregiudizio a tutte le scuole [...] per questo a certe maestre che hanno tanto prurito di girandolare come queste: quelle di Bieda, di Carbugnano, di Civitaa e Gallese, bisogna stare attenti a non darle licenza così facilmernte perchè fanno spropositi e non se ne accorgono [...]"
La Venerini rende noto che la regina d'Inghilterra ha dato alla luce un figlio maschio. Ella comunica l'avvenimento con grande gioia in quanto si augura che questi possa riportare la fede nel regno.
1721 gennaio 1
Documento autografo.
La Venerini comunica il buono stato della scuola di Cori.
1722 maggio 16
Documento autografo.
Rosa Venerini, parlando di un viaggio a Roma compiuto per incontrare un tal cavaliere intenzionato a fondare una scuola del tutto simile alla sua, esprime la volontà che si osservino le stesse regole delle maestre pie.
1722 ottobre 12
Documento autografo.
Non è identificato il luogo di provenienza della lettera.
sec. XVIII
Il diario è un dettagliato resoconto di sensazioni, visioni, percezioni e stati d'animo di Angelina; è caratterizzato da un dialogo costante tra Gesù e la donna, presenta frequenti richiami a Maria in veste di madre e di guida, riferisce sulle visioni dello Spirito Santo, di ustode e descrive le battaglie di Angelina contro il demonio, applicando i topoi della difficoltà dell'obbedienza e del matrimonio mistico. All'interno sono inseriti fogli di formato più grande con annotazioni di carattere spirituale.
1731 - 1739
Consistenza: carte 1000
Documento autografo.
100 pagine circa rilegate a mano. Manca la parte finale del diario.
Trascrizione: "[…] Ebbi un fierissimo combattimento con il comune nemico il quale rendendomisi anche visibile, non solo mi combatteva all'interno, ma mi strapazzava anche acerbamente nell'esterno e nel corpo con darmi più e più percosse[…]Posso con verità confessare che da poi che mi mancò la madre terrena, ho sempre sperimentato maggiori effetti dell'assistenza di Maria santissima, mia cara madre[…]
2 lettere al padre spirituale in cui Angelina riferisce scrupolosamente della sua vita mistica.
[1738]
Trascrizione: "[…] Dopo la santa comunione di detta festa, il santo amore doppo avermi tirato a sé con l'intima unione e trasformazione con il santo amore rinnovandosi il santo matrimonio e poi ebbi molte intelligenze di questo santo mistero [...] ci fu ancora la rinovazione delle piaghe con dolore sensibilissimo con intelligenze grandi di questa grazia [...] "
2 lettere di carattere spirituale in cui Angelina mette al corrente padre Pietro Paolo delle sue visioni e del suo cammino di fede, rimettendosi sempre alla sua obbedienza. Gli argomenti religiosi vengono interrotti da brevi cenni di carattere economico, poichè la mittente riferisce di una certa somma di denaro che avrebbe dovuto procurare al padre
[1752] - [1757]
Le lettere non presentano datazione. Si presume comunque che siano state
scritte dopo il 1752, anno in cui morì padre Scaramelli, suo direttore spirituale, poiché sono
indirizzate al nuovo padre che si occupò di seguire il suo cammino spirituale.
Documento autografo.
Trascrizione: "[…] Il Divino Amor mi ha fatto molte intimazioni, mi si è fatto vedere più volte piagato in questi giorni e continua a pormi avanti li occhi la terribil ira del suo giudizio[…]"
b. 1126
sec. XVIII
L'autrice si congratula per l'elezione ed augura alla novella superiora di mantenere l'armonia e l'unione nel monastero. Le suggerisce, inoltre, di analizzare a fondo la novizia per constatare che abbia una vera vocazione e la salute e l'abilità necessarie.
1792 agosto 8
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
b. 1160
sec. XVIII
La suora esprime gioia per un permesso ricevuto ed accenna ad un suo spostamento a Tagliacozzo, nel quale sarà accompagnata da una certa signora Rosa.
1797 settembre 24
Documento autografo.
b. 1228
sec. XVIII
La superiora accenna ai suoi tentativi per far tornare a Viterbo la superiora Flaminia Corati, la quale è gravemente malata.
1798 aprile 25
Consistenza: carta 1
Documento autografo.
b. 1247
sec. XVIII
La maestra, che da Ancona, per la morte di una consorella, ha ricevuto l'ordine di recarsi insieme a un'altra suora all'eremo di S. Chiara, vicino Camerino, esprime la sua felicità per questa nuova esperienza di silenzio e preghiera e chiede che le sia inviato il libretto della novena. Comunica poi che la signora Anna Secchi le ha lasciato un usufrutto del suo capitale per 30 scudi annui.
1774 giugno 4
Documento autografo.
b. 1265
sec. XVIII
L'autrice dà il benvenuto alla superiora nella terra di Ariccia.
1730 novembre 1
b. 1849
sec. XVIII
La priora delle maestre pie "ai Cruciferi", della casa a Fontana di Trevi, chiede il permesso di effettuare la via crucis nella propria casa, dotata di ampi spazi, per le maestre e le educande.
1766 gennaio 1
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
1 lettera di 2 pagine.
b. 2004
sec. XVIII
L'autrice si raccomanda affinché la casa possa riottenere dalla compagnia del Ss. Sacramento i sei scudi ricevuti dall'apertura della scuola nel 1728 e fornisce informazioni sulla situazione interna alla scuola.
1750 febbraio 17
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
b. 2310
sec. XVIII
Nella lettera, a cui viene allegato l'atto di fondazione della casa di Assisi, l'autrice espone nei minimi dettagli la situazione organizzativa, economica e didattica della scuola, opponendosi alla chiusura dell'istituto.
1790 gennaio 16
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
b. 2359
sec. XVIII
L'autrice, che per motivi di salute ha già ottenuto l'autorizzazione ad ascoltare la messa in casa, poiché le sue condizioni vanno sempre peggiorando, chiede il permesso di potersi anche confessare in casa.
1756 gennaio 18
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
b. 2361
sec. XVIII
L'autrice, avendo già ottenuto l'indulto per la messa da Benedetto XIV, chiede al pontefice il permesso di potersi confessare e comunicare in casa a causa della sua inferma salute.
1774 gennaio 10
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
sec. XVIII
La superiora della scuola di Cori chiede al papa la possibilità di allestire e fare la via crucis per le maestre, le educande e le scolare nella loro casa.
1756 agosto 20
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
b. 2485
sec. XVIII
A causa dei suoi problemi di salute, la suora rinuncia al suo incarico di superiora.
1759 febbraio 20
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
sec. XVIII
L'autrice si lamenta e invoca l'aiuto del cardinale protettore affinché la loro casa sia adeguatamente ristrutturata come necessita. Anche il vescovo sembra sottovalutare l'entità del disagio vissuto, soprattutto dovendo adempiere al compito dell'insegnamento in spazi ritenuti non idonei.
1781 giugno 13
Consistenza: carta 1
Documento autografo.
b. 3565
sec. XVIII
La maestra, trasferita dalla scuola di Albano a quella di Todi, chiede alla superiora che le sia data parte della somma portata in dote per poter far fronte a necessità personali dovute all'età avanzata.
1761 giugno 23
Consistenza: carta 1
Documento autografo.