La famiglia Pamphili deve le sue fortune all'ascesa
al soglio pontificio nel 1644 di Giovanni Battista Pamphili, Papa Innocenzo X, al quale si deve il Palazzo di Piazza Navona a Roma e l'allestimento della piazza stessa.
Ancor più deve l'onore delle cronache alla cognata del Papa, Donna Olimpia Maidalchini,
soprannominata "la Pimpaccia" per una celebre Pasquinata "Olim-pia nunc impia" e che in un decennio divenne la donna più temuta e più odiata di Roma finendo per personificare
la corruzione e la dissolutezza della corte papale.
Alle ricchezze raccolte da Donna Olimpia si aggiunse il patrimonio che apportò un'altra Olimpia, erede della Famiglia Aldobrandini.
I Pamphili si esinsero nel 1760 ed i loro beni passarono ai Principi Doria di Genova.