la famiglia Muti, nel suo ramo secondogenito, conquistò, alla fine del XVI sec., una posizione preminente
tra le famiglie nobili romane. Carlo Muti, uomo d'armi al servizio di Carlo Emanuele I di Savoia, ottenne il marchesato di Settimo Torinese,
e Sisto V nel 1585 lo infeudò del ducato di Canemorto (l'odierna Orvinio). Carlo costruì e stabilì la residenza della famiglia nel Palazzo di via del Gesù n. 62. Acquisito il ducato di Rignano, per permuta con Marcantonio Borghese, la famiglia si estinse nei Cesi.