Generalità

Si è scelto di improntare le trascrizioni alla massima conservatività pur effettuando alcuni interventi finalizzati a rendere più scorrevole e chiara la lettura, senza però falsare la portata linguistico-culturale del manoscritto.

Sono state pertanto:

integrate, ove possibile, le parole incomplete a causa di macchie d'inchiostro o strappi della carta;

eliminate le parole e le frasi cancellate;

reinserite nel testo le parole e le frasi scritte sopra le righe;

omesse le ripetizioni a fine pagina delle parole aventi funzione di rimando, mantenendole solo all'inizio del foglio successivo;

indicate con punti posti fra parentesi quadre [.] le lettere illeggibili;

operate le distinzioni, secondo l'uso moderno, tra 'u' e 'v';

mantenute le ‘h’ nell’uso ortografico dell’epoca, è quindi plausibile leggere ‘ha’ in luogo di ‘a’

rese con 'ae' oppure 'oe' le 'e caudate';

utilizzati i caratteri moderni al posto delle antiche grafie:

riportate con il carattere corsivo le parti autografe (per es. sottoscrizione del testamento);

inserite note esplicative. In particolare per i personaggi citati è stata inserita una nota esplicativa, comprensiva di cenni biografici.


Interpunzione

Non è stato fatto nessun intervento sulla punteggiatura, mantenendo quella esistente e non integrando quella assente. Eventuali difficoltà per il lettore possono derivare dall’assenza di virgole.

Si è rinunciato a segnalare la fine del rigo ma, ove presente, è stato riportato il segno di fine paragrafo '.' o '&'.

Si è mantenuta l'indentazione dei paragrafi (ad esempio nelle elencazioni contraddistinte dalla voce ‘Item’).

È stato contrassegnato l'inizio di ogni foglio, separandolo dal precedente mediante inserimento di una riga formulata con una doppia barra '//' seguita dal numero progressivo e dalla parte: 'recto o 'verso'.


Accenti ed apostrofi

Sono stati mantenuti gli accenti, sia come presenza che come assenza.

Ciò comporta che la prima e terza persona presente dei verbi essere ed avere può essere confusa con la congiunzione / preposizione similare. L’ortografia del manoscritto, difforme dall’uso moderno, può presentare le forme verbali ‘ho’ ed ‘ha’ come ‘o’, ‘ò', ‘a’, ‘à’. Similmente le congiunzioni ‘o’ ed ‘a’ vengono invece accentate ‘ò’ ed ‘à’. Occorre quindi far attenzione al contesto per una interpretazione corretta.

Sono stati mantenuti altresì gli apostrofi, anche se la loro presenza o assenza è difforme nella moderna ortografia. Possiamo quindi avere "nel’diposito" od anche "sant Anna".


Maiuscole e minuscole

È stato mantenuto l'uso delle maiuscole e minuscole.

L’utilizzo di lettere a grandezza intermedia è stato risolto utilizzando per esse il minuscolo.


Abbreviazioni

Le abbreviazioni interpretabili sono state mantenute nel formato contratto, rappresentato dal carattere '.' seguito dalla parte finale della parola in formato apicale: Sig.ª;

Le abbreviazioni meno comprensibili sono state sciolte tra parentesi tonde: (infrascritto);

Anche le abbreviazioni riguardanti i mesi sono state sciolte: (novembris)=9bris;

Similmente sono state sciolte le abbreviazioni rappresentate da caratteri speciali ('scudo', 'per') e simboli tironiani.


a cura di Maria Gemma Paviolo


Ultima modifica: 15/03/2011


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