Il Fidecommesso Barberini e Jus Succedendi, istituito da papa Urbano VIII, annoverava anche un cospicuo
"Tesoro" in gioielli.
Alle donne della famiglia era concesso l'uso ma dovevano dar conto della loro gestione.
Nel 1653, Anna Colonna presenta l'inventario e consegna al figlio Maffeo Barberini, in occasione del suo matrimonio con Olimpia Giustiniani, le gioie gestite in qualità di tutrice e curatrice dei figli a partire dalla morte del marito Taddeo
Barberini.
Nel 1697 Olimpia Giustiniani, nell'ambito di una causa giudiziaria che la oppone al figlio Urbano Barberini, dichiara di
trattenere i giuielli a garanzia della restituzione della dote e degli emolumenti a lei spettanti.
Nel corso della medesima causa, il 12/9/1702 un Decreto di esecuzione della sentenza obbliga Olimpia Giustiniani a presentare
l'elenco dei giuielli in suo possesso.
a cura di Maria Gemma Paviolo