b.3841, fasc.2
1776 - 1845
3 minute riguardanti questioni patrimoniali del monastero.
1794 - 1796
Consistenza: carte 3
Scrittura attribuita.
Su carta di colore celeste. Manca la firma. Il nome dell'abbadessa si ricava dalle lettere inviatele dal Pallavicini, al cui interno si trovano le minute di risposta.
L'abbadessa ringrazia per l'aiuto economico ricevuto. Si raccontano le condizioni delle suore e i mezzi di cui dispongono per affrontare le condizioni di bisogno.
1831 maggio 12
Consistenza: carta 1
Documento autografo.
Scrittura molto elegante, di modulo piccolo, con lunghe aste inclinate verso destra.
b.3841, fasc.1
1700 - 1899
Su una franchigia per la fornitura dello zucchero al monastero.
La supplica è successiva al 1734.
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
Senza firma, in terza persona.
Si chiede la sospensione dell'obbligo di celebrare messe quotidiane per una cappellania gravante su una casa ricevuta in eredità dalla marchesa Virginia Sinibaldi, finché non si renderà fruttuosa la locazione o la vendita della suddetta casa.
[1700]
Scrittura attribuita.
In terza persona, senza firma.
Si chiede un aiuto economico con cui far fronte ai debiti contratti per lavori di muratura apportati ai locali del monastero.
[1700]
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
Senza firma, in terza persona.
Si chiede che la chiesa di S. Pantaleo e gli edifici annessi, situati in prossimità del monastero, non vengano venduti ai religiosi francescani scalzi spagnoli e francesi.
[1700]
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
La supplica è in terza persona, senza firma.
La monaca (non identificata) racconta di una controversia sorta all'interno del monastero circa la vendita o la conservazione di alcuni oggetti sacri ricevuti in beneficenza. Tale controversia sorse dopo la morte della madre superiora e per dirimere la questione fu richiesto l'intervento del padre visitatore.
[1700]
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
La memoria è mancante della prima parte. A scrivere è certamente una suora, perché facendo riferimento alla madre superiora la definisce "nostra bona madre". E' individuabile una seconda mano che corregge e integra la prima.
Si ricordano i meriti di una donna defunta il 4 settembre (?), dopo aver vissuto per tre anni nel monastero distinguendosi per le sue virtù di umiltà e devozione.
[1700]
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
La memoria è priva di firma, ma la madre superiora si esprime in prima persona.
Su una franchigia per la fornitura del sale al monastero.
[1700]
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
Senza firma, in terza persona.
Si chiede la licenza di accettare la somma di circa 6.000 scudi derivante dall'eredità del cardinal Patrizi. E' presente il rescritto.
1785
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
La supplica è in terza persona e non presenta la firma. Il rescritto è in latino.
Si chiede l'indulgenza parziale dalle novene dell'assunzione di Maria SS.ma e di S. Giovanni Battista. E' presente il rescritto.
1786
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
Supplica in terza persona, senza firma. Il rescritto è in latino.
Si chiede l'approvazione dell'aumento del canone di locazione di un appartamento di proprietà del monastero. E' presente il rescritto con l'approvazione.
1793
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
In terza persona, senza firma.
Si chiede l'assoluzione dal mancato impiego di una dote spirituale. E' presente il rescritto di approvazione.
1802
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
In terza persona, senza firma. Il rescritto è in latino.
Si chiede il trasferimento, a favore del monastero, di un lascito testamentario della marchesa Sinibaldi, originariamente destinato a una confraternita molto distante da Roma e da questa mai reclamato. E' presente il rescritto di approvazione.
1809
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
In terza persona, senza firma. Il rescritto è in latino.
Si chiede l'esenzione dal pagamento di una tassa su un legato testamentario di 100 scudi derivante dall'eredità del marchese Giuseppe Maria d'Oria, già duca di Massanova Genovese. E' presente il rescritto di approvazione.
1816
Consistenza: carte 2
Documento autografo.
Si chiede il permesso di far seppellire il cardinal Lante nella cappella gentilizia della famiglia situata nella loro chiesa di S. Nicolò da Tolentino a Capo le Case, come disposto nel testamento. La sepoltura dovrebbe avvenire prima del permesso ufficiale, al fine di consentire al monastero di percepire gli "emolumenti mortuari". E' presente il rescritto di approvazione.
1817
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
La supplica è senza firma, in terza persona.
2 suppliche: nella prima (1818) si chiede il permesso di "entrare in società con un onesto banchiere" per investire la somma di 4.000 scudi; nella seconda (1822) si chiede la proroga della suddetta società per un triennio, aggiungendovi altri 500 scudi e impegnandosi ad utilizzare quanto prima il denaro nell'acquisto di una vigna. Sono presenti i rescritti di approvazione.
1818 - 1822
Consistenza: carte 4
Scrittura attribuita.
In terza persona, senza firma. I rescritti sono in latino.
Si chiede una sanatoria dagli obblighi di messa gravanti su due cappellanie, in ragione dell'estrema povertà del monastero. E' presente il rescritto con approvazione.
1818
Consistenza: carte 2
Scrittura attribuita.
La supplica è senza firma, in terza persona.